Non ci sarà per ora ad Ancona
il blocco delle importazioni di pesce estero. Lo fa sapere
Apollinare Lazzari, presidente dell'associazione produttori
pesca di Ancona dopo il confronto che si è svolto in mattinata
tra l'associazione, rappresentanti del mondo della piccola
pesca, delle vongolare e commercianti. Nella notte un centinaio
di pescatori aveva bloccato in via Mattei, davanti al cantiere
Crn, per alcune ore, lo scarico dei tir che trasportavano
pescato proveniente dall'estero, pesce che poi alcune ore dopo è
stato fatto scaricare.
All'assemblea che si è svolta al mercato ittico del porto di
Ancona hanno preso parte una quarantina di persone. "Ci siamo
confrontati e chiariti con i commercianti - spiega Lazzari - il
commercio per ora non si ferma, anche loro devono lavorare, noi
però dal canto nostro non possiamo continuare così, a subire gli
effetti del rialzo del prezzo del gasolio, in questa maniera non
riusciamo più a lavorare". I pescatori fanno sapere che lo
sciopero andrà avanti "nell'attesa di risposte dal governo".
"Abbiamo convocato il presidente della Regione Marche Francesco
Acquaroli per un confronto che si svolgerà nel pomeriggio di
oggi nella sede della cooperativa pescatori di Ancona: gli
chiederemo di farsi portavoce presso il governo centrale della
nostra richiesta di un intervento urgente contro il caro
gasolio. Si è reso disponibile". Al confronto con il governatore
"saranno presenti tutte le marinerie delle Marche" spiega
Lazzari: "Devono permetterci di lavorare dignitosamente -
conclude Lazzari - non possiamo andare in mare senza profitto e
né il governo può pensare di abbandonare il settore della pesca,
parliamo di imprese che danno occupazione e che hanno famiglie
sulle spalle, imprese che portano pesce fresco sulle tavole".
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