"Ciao Luca, grazie per la
straordinaria lezione di vita che ci hai dato". Il ricordo
commosso su Facebook del sindaco di Jesi Massimo Bacci per il
35enne jesino Luca Bernardi affetto da distrofia muscolare di
Duchenne e paladino dei diritti dei diversamente abili e
dell'assistenza domiciliare, morto a 35 anni all'ospedale di
Jesi 'Carlo Urbani' dov'era ricoverato in Rianimazione. Nel 2018
il primo cittadino gli aveva consegnato a casa la cittadinanza
onoraria, un riconoscimento destinato agli jesini che hanno dato
lustro alla città.
"Nonostante le sue condizioni di salute - il ricorda dell'ex
consigliere comunale Massimo Gianangeli - era pieno di energia
vitale, un vero guerriero che portava avanti le sue battaglie
civiche a difesa dei diritti delle persone diversamente abili".
"Quando entrai in Consiglio comunale nel 2012 - ricorda - mi
parlò della sua battaglia che chiamava "bollette d'aria" per
ottenere il pagamento dell'energia elettrica da parte dello
Stato per le persone che come lui, costrette a una macchina per
respirare, si ritrovavano a volte migliaia e migliaia di euro da
pagare. Mi aiutò a sollevare la questione in Aula e ottenemmo il
risultato, almeno per Jesi, di far pagare al Comune quelle
bollette". Ma la battaglia "che stava più a cuore a Luca -
ricorda Gianangeli - era quella sull'Assistenza Domiciliare
Indiretta, per esigere che alle persone come lui fosse versato
un assegno congruo per permettere la libertà di scegliere in
piena autonomia da chi farsi assistere e le modalità. Purtroppo,
nonostante sulla carta questo diritto esista, Luca denunciava il
fatto che neanche il 10% delle cifre spettanti veniva realmente
assegnato. Una vergogna che Luca non smetteva mai di
denunciare".
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