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Morto affetto distrofia Jesi: sindaco, "lezione di vita"

Morto affetto distrofia Jesi

Morto affetto distrofia Jesi: sindaco, "lezione di vita"

35enne lottava per diritti disabili. Ex consigliere, 'guerriero'

ANCONA, 10 luglio 2021, 17:47

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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"Ciao Luca, grazie per la straordinaria lezione di vita che ci hai dato". Il ricordo commosso su Facebook del sindaco di Jesi Massimo Bacci per il 35enne jesino Luca Bernardi affetto da distrofia muscolare di Duchenne e paladino dei diritti dei diversamente abili e dell'assistenza domiciliare, morto a 35 anni all'ospedale di Jesi 'Carlo Urbani' dov'era ricoverato in Rianimazione. Nel 2018 il primo cittadino gli aveva consegnato a casa la cittadinanza onoraria, un riconoscimento destinato agli jesini che hanno dato lustro alla città.
    "Nonostante le sue condizioni di salute - il ricorda dell'ex consigliere comunale Massimo Gianangeli - era pieno di energia vitale, un vero guerriero che portava avanti le sue battaglie civiche a difesa dei diritti delle persone diversamente abili".
    "Quando entrai in Consiglio comunale nel 2012 - ricorda - mi parlò della sua battaglia che chiamava "bollette d'aria" per ottenere il pagamento dell'energia elettrica da parte dello Stato per le persone che come lui, costrette a una macchina per respirare, si ritrovavano a volte migliaia e migliaia di euro da pagare. Mi aiutò a sollevare la questione in Aula e ottenemmo il risultato, almeno per Jesi, di far pagare al Comune quelle bollette". Ma la battaglia "che stava più a cuore a Luca - ricorda Gianangeli - era quella sull'Assistenza Domiciliare Indiretta, per esigere che alle persone come lui fosse versato un assegno congruo per permettere la libertà di scegliere in piena autonomia da chi farsi assistere e le modalità. Purtroppo, nonostante sulla carta questo diritto esista, Luca denunciava il fatto che neanche il 10% delle cifre spettanti veniva realmente assegnato. Una vergogna che Luca non smetteva mai di denunciare".
   

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