Dall'inizio della pandemia, 186
decessi all'ospedale Murri di Fermo, a partire dalle prime
vittime del 10 marzo di un anno fa. Marzo 2020 e gennaio 2021
sono stati i mesi che hanno registrato il conto più pesante,
rispettivamente con 39 e 42 morti. Sono alcuni dati diffuso
dall'Area Vasta 4 di Fermo.
"Ci troviamo oggi a celebrare un anno orribile, che certo non
rimpiangeremo", afferma il direttore dell'Area vasta 4 Asur,
Licio Livini, in relazione alla ricorrenza del 18 marzo, che da
quest'anno ha istituito la Giornata nazionale in memoria delle
vittime del Covid 19. Data che coincide con uno dei momenti più
drammatici della prima ondata di pandemia che travolse l'Italia
un anno fa: la colonna di camion militari che a Bergamo
portavano via le bare.
"Abbiamo sperato e pensato - continua Livini - che potesse
trattarsi di una breve, drammatica parentesi, invece il periodo
si è protratto nel tempo e si è rivelato estremamente lungo.
Parlavamo di emergenza ma questa situazione di straordinarietà
si è prolungata oltremodo, continuiamo a conviverci ogni giorno,
affrontando sforzi organizzativi enormi". In questa giornata
"ripensiamo a un anno che ha creato incertezze, disorientamento,
difficoltà, che ha stremato la sanità. Un anno, soprattutto, che
ha lasciato molte vittime alla quale va un commosso ricordo. E'
onorevole ricordare questo nefasto fenomeno con una giornata
dedicata a celebrare i morti della pandemia".
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