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Scuola, Priorità alla scuola in piazza ad Ancona

Scuola, Priorità alla scuola in piazza ad Ancona

Si riapre, ma c'è problema trasporto e tracciamento virus

ANCONA, 05 dicembre 2020, 18:37

Redazione ANSA

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- RIPRODUZIONE RISERVATA

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Incassata con l'ultimo Dpcm la notizia della riapertura delle scuole in presenza, gli esponenti del Comitato Marche Priorità alla scuola si sono riuniti oggi in piazza Roma ad Ancona per chiedere alle istituzioni, come in altre piazze italiane, di risolvere i problemi del trasporto scolastico e della prevenzione del Covid-19. In una quarantina, tra studenti, insegnanti, genitori e cittadini, hanno posizionato sotto l'albero di Natale allestito in piazza, cartelli con scritto 'La scuola è a scuola' e 'La scuola non è il problema, ma la soluzione', sollecitando ''gli organismi preposti a mettere in atto un piano per il rientro in classe, come più volte chiesto nei mesi di maggio e giugno scorsi''. In una simbolica lettera a Babbo Natale esposta ai manifestanti, Silvia Mariotti, tra le promotrici del movimento, ha invitato "Ministeri, Regioni, Province e Comuni, ad attivarsi per mettere in campo risorse e strategie in materia di trasporti locali e tracciamento". "Poco è stato fatto - ha rilevato - anche quando come nel caso della Regione Marche erano state avanzate soluzioni da parte di aziende di trasporto private per potenziare il numero dei mezzi volti a garantire in sicurezza il trasporto degli studenti. Si è deciso invece di sacrificare l'istruzione perché chiudere è a cosa più semplice da fare. Il nostro Paese ha la medaglia d'oro europea di giorni di chiusura della scuola: 105 tra marzo e giugno, senza considerare quelli tra ottobre e dicembre".
    "La scuola ha lavorato bene per il rientro - le ha fatto eco Vittorio Sergi, insegnante del Liceo Classico Rinaldini - ma le istituzioni non hanno messo in campo iniziative efficaci per l'assistenza sanitaria e la prevenzione nei confronti degli studenti, degli insegnanti e delle famiglie. L'Asur arriva sempre dopo che il problema si è manifestato". Infine lo studente Carlo Sdogati che ha rimarcato "il problema delle 'classi pollaio', sulle quali ancora non è stato fatto niente".
   
   

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