E' stata la competenza il criterio
principale di scelta degli assessori della giunta regionale
delle Marche guidata da Francesco Acquaroli. Lo ha precisato il
governatore rispondendo alle domande dei giornalisti durante la
presentazione del nuovo esecutivo. "Un criterio - ha spiegato -
che ha prevalso sulla rappresentanza territoriale", tanto che
nella giunta ci sono tre rappresentanti della provincia di
Pesaro Urbino e nessuno di Ancona né di Fermo. Acquaroli ha
ricordato che il presidente del Consiglio regionale sarà Dino
Latini (Udc), di Osimo in provincia di Ancona, mentre le
presidenze delle commissioni "daranno rappresentanza ai
territori, compreso Fermo", con i quali ci sarà comunque "una
grande sinergia, chi non è in giunta non ha un valore minore".
Acquaroli ha anche parlato delle polemiche sul fatto che nel suo
esecutivo c'è un solo assessore donna, la leghista Giorgia
Latini. "Abbiamo chiesto un parere alla struttura regionale e
abbimo fatto degli approfondimenti - ha detto -, il nostro
Statuto dice che bisogna garantire la differenza di genere. E
noi l'abbiamo garantita". Latini però è stata scelta anche lei
in base alle competenze: "è ex vicepresidente della Commissione
Cultura della Camera".
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