La presenza di pubblico a Passaggi
Festival della saggistica a Fano, che il 30 agosto ha chiuso
l'ottava edizione dopo cinque giorni di incontri, presentazioni,
confronti con diversi grandi autori, è la migliore risposta che
la cultura potesse dare in questo periodo. Lo ha sottolineato, a
conclusione della manifestazione, il direttore Giovanni
Belfiori, mentre a pochi metri di distanza il compositore
Giovanni Allevi firmava senza sosta il suo ultimo libro
'Revoluzione'. "Abbiamo voluto fare questo festival in presenza
perché era importante dare un segnale al Paese - ha spiegato -.
Questo è stato uno dei pochi festival italiani che ha continuato
il suo svolgimento, anche se in un periodo diverso. Ed è un
segnale importante di come anche gli eventi culturali possono in
qualche modo far rinascere il Paese". "Dopo di noi arriveranno
altri grandi festival, penso al festival Letteratura di Mantova,
a Pordenone Legge e altri ancora - ha aggiunto Belfiori -: tutti
quanti credo che siamo una bella risposta che il sistema Italia
dal punto di vista culturale è riuscito a dare in un momento
davvero sventurato". "La vera priorità di questa edizione è
stata la messa in atto dei protocolli anti Covid-19 - ha detto
ancora - è andata bene, non ci sono state difficoltà e
contemporaneamente abbiamo avuto una risposta straordinaria ,
con ospiti in presenza. Forse sarebbe stato più semplice
rimandare tutto al 2021, ma abbiamo voluto insistere su questa
cosa e ci siamo riusciti. Abbiamo usato gli spazi straordinari
di una città come Fano e in qualche modo si è ricreata
quell'atmosfera di cittadella della cultura che c'era negli anni
scorsi". E per la vendita dei libri, "abbiamo esaurito le
scorte".
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