Un Oliviero Toscani mai banale ha
catalizzato ieri sera a Fano il pubblico di Passaggi Festival,
rassegna della saggistica che chiude oggi i battenti dopo cinque
giorni di incontri, presentazioni, dibattiti. A proposito della
possibile immagine simbolo di questi tempi di pandemia, prima di
salire sul palco, il fotografo milanese, che a Fano si è
presentato con le stampelle, ha detto che "non si può fare con
una immagine sola. Adesso come adesso siamo tutti sul lettino
dello psicanalista. Tutti ci domandiamo cosa sarà, ma credo che
la canzone più giusta sia A Hard Rain's A-Gonna Falls di Bob
Dylan (celebre canzone dai toni catastrofisti, ndr)". E a
proposito dell'iniziativa di Banksy che ha deciso di comprare
una nave per soccorrere i migranti nel Mediterraneo, "mi
dispiace non avere abbastanza soldi per finanziarne una anch'io.
Mi piacerebbe utilizzare queste navi qui, della Costa crociere,
per andare a prenderli. Il futuro sarà fatto dall'immigrazione.
La nostra fortuna è questa. È la grande opportunità e gli
artisti sono i primi a capire che questo è il futuro, è logico
che questo sarà la fortuna del futuro". Al proposito della multa
anti mascherina di Sgarbi a Sutri, "non sapevo che Sgarbi adesso
facesse anche il vigile" ha detto il fotografo, molto attento
alle protezioni anti covid. A Fano Toscani ha presentato il suo
libro "Caro Avedon. La fotografia in 25 lettere ai grandi
maestri" (Solferino). "La fotografia è la memoria storica
dell'umanità, molto più della parola" ha detto tra l'altro -. La
fotografia è come un'automobile: tutti guidano ma pochi sono
piloti". "Ho quasi 80 anni, vorrei continuare a lavorare e
morire con la macchina fotografica in mano, facendomi un
selfie".
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