E' Scilla Forti la vincitrice della terza edizione del Premio Annibal Caro. Per la traduzione di "Quel che si vede da qui" di Mariana Leky, la Giuria dei Lettori le ha assegnato il riconoscimento che porta il nome dell'illustre traduttore dell'Eneide di Virgilio. Gli altri due candidati della terna finalista erano Tommaso Pincio, per la traduzione di "Archivio dei bambini perduti" di Valeria Luiselli, e Bruno Mazzoni per la traduzione de "Il Levante" di Mircea Cartarescu. Assegnato anche il Premio della giuria tecnica ex aequo ai tre finalisti. La cerimonia di premiazione si è svolta senza pubblico nella Sala Ciarrocchi della Pinacoteca Moretti, già casa Annibal Caro, Novità di questa edizione la menzione speciale a Francesco Marilungo per la prima traduzione diretta di un romanzo dalla lingua kurda (Kurmancî) in italiano, "Tu" di Mehemed Uzun, edito dall'Istituto curdo Ismeo.
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