Sono 150 le
studentesse e gli studenti dell'Università di Camerino partiti
per la mobilità Erasmus all'estero. Unicam li ha fin da subito
contattati uno ad uno per avere notizie sulla loro situazione ed
ha attivato uno sportello telematico, un nuovo account Skype con
il nome utente UnicamErasmus, per avere un contatto più veloce
ed immediato con loro. L'Ateneo, grazie all'interessamento
diretto del rettore Pettinari e del delegato del rettore per la
mobilità internazionale Renato De Leone, è stato anche in
continuo contatto con la Farnesina fornendo tutti i nomativi
degli studenti all'estero e cercando di agevolare il più
possibile le operazioni di rientro in Italia di chi lo avesse
richiesto, ma è anche in contatto con coloro che non sono
riusciti a rientrare a causa delle restrizioni attuate dal Paese
ospitante oppure hanno volontariamente scelto di restare
all'estero. Tra coloro che sono rientrati in Italia anche
Damiano Serpetta, iscritto al terzo anno del corso di laurea in
Informatica, in Erasmus presso l'Università di Murcia in Spagna.
"Sono partito lo scorso 27 gennaio - racconta Damiano - e sarei
dovuto restare fino alla metà di luglio, per seguire le lezioni
e sostenere gli esami secondo il piano di studi programmato.
Purtroppo questa incredibile situazione mi ha costretto a
cambiare tutto il mio programma. Ho riflettuto molto se fosse
stato più opportuno tornare a casa, oppure restare. Ho comunque
deciso di tornare per stare con la mia famiglia, anche perché
purtroppo non si hanno certezze su quanto potrà durare. Sono
quindi rientrato lo scorso 19 marzo ed ora sono in quarantena
nella mia casa di Recanati, come previsto dalla normativa.
Ringrazio l'Università di Camerino per essersi subito
interessata alla nostra situazione e per averci costantemente
seguito". "Seppur breve - aggiunge -, questa esperienza Erasmus
è stata comunque davvero emozionante, utile per conoscere altre
persone ed altri ambienti, ma anche per conoscere meglio noi
stessi. La consiglio vivamente a tutti. Quando tutto sarà
finito, è sicuramente mia intenzione poter ripartire". Per
agevolare gli studenti e per non vanificare il piano di studi
programmato per il periodo all'estero, l'Ateneo ha inoltre
stabilito che agli studenti in mobilità Erasmus che ne facciano
richiesta sia consentito, anche durante il predetto periodo di
mobilità, sostenere esami di profitto in sede. All'estero per
motivi di studio ci sono anche alcuni dottorandi di Unicam, che
sono in costante contatto con l'Ateneo: quelli che hanno potuto
tornare in Italia stanno osservando il periodo di quarantena
volontaria.
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