Agganciavano ragazzi
psicologicamente fragili fingendo di diventare loro amici, li
facevano uscire con loro e poi si facevano comprare cellulari e
tablet facendogli firmare dei finanziamenti con la scusa che a
pagare poi ci avrebbe pensato loro. Una decina le vittime tra i
27 e i 30 anni, tra le quali alcune ragazze, cadute nella rete
di tre 30enni anconetani che ora non potranno avvicinarsi ai
luoghi frequentati dalle parti offese su ordine firmato dal gip
di Ancona Carlo Cimini su richiesta del pm Irene Bilotta, per le
ipotesi di estorsione, truffa, danneggiamento e percosse. La
misura è arrivata grazie alle indagini eseguite dai carabinieri
della Stazione anconetana di Brecce Bianche, guidati dal
comandante Giuseppe Caiazzo, che hanno raccolto le prime
denunce. Le vittime sono tutte di Ancona ad eccezione di un
osimano e di un senigalliese. Gli acquisti, una media di mille
euro di spesa a vittima, avvenivano nei centri commerciali di
Ancona e Osimo.
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