"Fino ad allora Civitanova era
un'isola felice, come gran parte delle Marche. Quel 27 dicembre
di vent'anni fa è stato come perdere la verginità: ci siamo
improvvisamente scoperti vulnerabili, feriti da quella violenza
stupida ed efferata che sembrava colpire solo gli altri". Il
sindaco di Civitanova Marche Tommaso Corvatta ricorda così il
lancio dei sassi da un cavalcavia di Tortona, nell'Alessandrino,
in cui perse la vita la concittadina Maria Letizia Berdini, di
appena 31 anni.
"Era una mia paziente - ricorda il primo cittadino che di
professione è medico - e conoscevo bene il papà Vincenzo (morto
nel 2014, ndr), che era stato assessore e aveva fondato la
Protezione Civile. Un uomo profondamente segnato dalla perdita
della figlia, che i ventenni di oggi probabilmente non ricordano
ma che credo più attenti e sensibili rispetto alla
'mala-gioventù' dell'epoca. Con la sorella Maria Rosa, che è
responsabile del nostro ufficio Turismo, lavoriamo ora ad
un'altra emergenza, quella del terremoto, organizzando il
concerto di Capodanno. Speriamo di restituire un sorriso e
qualche ora di serenità alle persone flagellate dal terremoto".
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