L'Enac replica in una nota alla ricostruzione fornita ieri in Consiglio regionale dall'assessore Anna Casini, in risposta a un'interrogazione, sulla vicenda della privatizzazione di Aerdorica.
"L'Enac - si legge -, già in data 16 luglio 2015, con nota inviata alla Aerdorica spa per posta elettronica certificata, comunicava che, apprese dalla stampa notizie circa l'avvio da parte della società di gestione di un'operazione di privatizzazione, riteneva utile rammentare che la cessione di quote di capitale che comportino la perdita della posizione di maggioranza pubblica, debbono essere espletate nel rispetto delle procedure di evidenza pubblica di cui all'art. 2 del D.M.
12 novembre 1997, n. 521, così come richiamato all'art. 4 comma 4 della convenzione n. 65 del 12 novembre 2009, stipulata con l'Enac per l'affidamento in concessione della gestione totale dell'aeroporto di Ancona. Pertanto, invitava la società a informare tempestivamente l'Ente circa i fatti in questione, rammentando che ogni eventuale attività di cessione di partecipazioni azionarie effettuata senza il rispetto degli obblighi convenzionali e, soprattutto, della normativa in vigore, avrebbe comportato l'avvio del procedimento di decadenza della concessione di gestione totale dell'aeroporto di Ancona rilasciata a Aerodorica spa. Non avendo ottenuto dalla società alcun riscontro, in data 4 agosto 2015, con nota inviata alla Aerdorica spa per posta elettronica certificata, l'Enac ha reiterato con un sollecito la richiesta di informazioni".
"In data 5 agosto 2015 - seguita il comunicato -, la società Aerdorica riscontrava le precedenti note Enac, affermando che la procedura attivata era, a proprio giudizio, conforme alla normativa di settore e che a breve avrebbe sottoposto al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti gli atti relativi, per l'approvazione. Inoltre, la società si rendeva disponibile a un incontro per chiarire i fatti relativi. Il direttore generale dell'Enac, in data 10 agosto, con nota inviata per posta elettronica certificata, convocava i rappresentanti della società a una riunione per il giorno 8 settembre 2015, presso la sede Enac di Roma. Con la stessa nota di convocazione si diffidava la società dal proseguire l'iter di privatizzazione, per il quale si rammentava era necessario il preventivo assenso del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti". Nel corso della riunione tenutasi l'8 settembre, l'Enac, ascoltata la ricostruzione del presidente Giovanni Belluzzi, "ha ribadito la propria posizione in merito alla necessità da parte di Aerdorica di conformarsi a quanto previsto dalla normativa in vigore, relativamente al procedimento di privatizzazione. In data 30 settembre 2015, l'Enac riceveva dal ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti una comunicazione scritta che la società Aerdorica aveva presentato al ministero la documentazione relativa al procedimento di privatizzazione, per ottenere un'approvazione; pertanto il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, come di rito, chiedeva all'Ente di esprimere un proprio parere in merito". Il parere dell'Enac "è stato inviato al ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, al ministero dell'Economia e delle Finanze e, per conoscenza, alla società, in data 22 ottobre 2015. In esso vengono evidenziate irregolarità nel procedimento di privatizzazione seguito dalla società in violazione delle prescrizioni contenute nella Convenzione stipulata con Enac e nella legge applicabile al caso in esame".
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