''Il detenuto quando finisce in
galera non ha più un legale di riferimento, in qualche modo
viene 'abbandonato' di fronte alla pena definitiva. Ecco perchè
ai prossimi Stati Generali proporrò una sorta di Mutua Giuridica
per il detenuto, da attuarsi in collaborazione con le
Università''. E' quando ha detto il Garante dei detenuti
dell'Umbria, Carlo Fiorio, a margine dell'incontro
Interregionale dei Garanti per preparare il terreno degli Stati
Generali.
Fiorio, titolare della cattedra di diritto processuale penale
a Perugia, spiega che ''se un po' in tutte le carceri italiane
il problema del sovraffollamento va diminuendo, resta tuttavia
alto il problema della vivibilità all'interno degli istituti di
pena. Il Garante può fare molto ma la sua figura non basta a
risolvere i problemi: ecco perchè proporrò l'istituzione di una
tutela legale del detenuto come fosse la sanità pubblica, tra
enti delegati e certificati: un patrocinio che ha la sua più
logica e naturale definizione nelle università. Laureandi,
specializzandi o titolari di cattedra ecc., al servizio della
collettività dentro le carceri: la proposta - chiarisce il
professor Fiorio - non ha niente a che vedere con l'avvocato
d'ufficio, è altra cosa. E' un servizio pubblico sotto
controllo, a carico del detenuto e dell'amministrazione
pubblica''.
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