"Esprimo il mio più grande rammarico
per l'intromissione avvenuta oggi da parte del Governo, che
esercita un'indebita pressione nei confronti della libera
attività del Consiglio regionale della Lombardia": a dichiararlo
è il consigliere regionale lombardo di Forza Italia Mauro
Piazza, dopo che l'Aula del Pirellone ha accolto le
pregiudiziali di incostituzionalità sollevate dalla minoranza su
due progetti di legge riguardanti la caccia in deroga di alcune
specie di uccelli migratori e sull'utilizzo di richiami vivi,
affossando di fatto i due provvedimenti.
Il riferimento di Piazza è alla lettera inviata alla vigilia
del voto in Aula dal Ministero dell'Ambiente al segretario
generale della Regione Lombardia, in cui si evidenziava il
rischio di un possibile "danno all'erario" qualora il Consiglio
avesse dato il via libera ai due progetti di legge.
Anche secondo il capogruppo della Lega Roberto Anelli, il
voto del Pirellone è stato influenzato dalla nota ministeriale.
"Nella votazione del Consiglio non ha fatto molto bene il
parere, peraltro non richiesto, di un funzionario del Ministero"
perché "quando si accusano di possibile danno erariale, i
consiglieri si possono intimorire", ha spiegato Anelli a margine
dei lavori. "Sapevamo che era un pdl difficile. La certezza di
avere i numeri nella maggioranza non c'era", ammette poi Anelli,
assicurando però che "non ci saranno conseguenze politiche"
all'interno del centrodestra.
Sulle divisioni nella maggioranza pongono l'accento invece
Pd e Movimento 5 Stelle. Secondo il capogruppo del Pd, Fabio
Pizzul, e il consigliere dem Matteo Piloni, "questo è il primo
incidente vero della maggioranza di Attilio Fontana, e avviene a
soli sei mesi dall'insediamento".
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