Il solco politico è sempre più
profondo tra Milano città e il suo territorio metropolitano. Il
dato emerge dall'analisi del voto dell'Osservatorio
Metropolitano di Milano
"Tredici punti di differenza sono davvero tanti", afferma
Bruno Dapei, direttore dell'Osservatorio. "È una dato politico
che conferma quanto rileviamo da tempo, cioè che ci sia un solco
sempre più profondo che separa capoluogo e hinterland della
Città metropolitana di Milano".
L'Osservatorio fa riferimento al diverso risultato delle
liste "di governo" tra capoluogo e territorio metropolitano
(circa 13 punti di differenza) così come, ad esempio, per il Pd
(circa 7 punti di differenza).
Alle Europee 2024, le liste "di Governo" (FdI + Fi + Lega)
hanno una media nazionale del 47,42%. Nei 132 comuni dell'area
metropolitana (esclusa Milano città) il consenso è al 49,67%,
che crolla nella sola Milano al 36,74%.
Situazione simile per il Partito Democratico. La media
nazionale è al 24,08%, che nei 133 comuni della Città
metropolitana (compresa Milano città) sale al 27,19%, mentre a
Milano il consenso schizza al 31,38%.
"La forbice nel voto politico tra il comune capoluogo e il
territorio metropolitano di Milano si sta allargando elezione
dopo elezione" spiega Dapei. "Una profonda differenza nei
risultati si era via via già registrata - aggiunge - ma ha
raggiunto in questa tornata elettorale per il Parlamento europeo
la punta massima".
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