Per favorire l'integrazione delle
persone straniere, il Comune di Milano mette in campo 'Italiano
secondo me', un progetto che prevede l'attivazione di
laboratori, spazi educativi e campus per facilitare
l'apprendimento della lingua italiana da parte di chi arriva in
città dall'estero.
L'iniziativa ha ricevuto un finanziamento triennale di oltre
un milione di euro del Fami (Fondo asilo migrazione e
integrazione), posizionandosi primo nella graduatoria stilata
dal ministero dell'Interno e ottenendo l'assegnazione di circa
il 20% del budget a disposizione a livello nazionale.
Il finanziamento ricevuto coprirà l'attivazione di 59
percorsi civico-linguistici con una durata dalle 80 alle 100 ore
dedicati a diversi target, 18 spazi educativi per i bambini di
età compresa tra zero e sei anni a supporto della frequenza
delle donne, 80 laboratori sperimentali dedicati a temi e fasce
d'età specifiche e 11 campus estivi linguistico-esperienziali
dedicati ai minori stranieri non accompagnati e molte altre
attività.
Secondo i dati Istat, sono oltre 5 milioni gli stranieri
presenti in Italia, di cui il 12,4% sono residenti nella Città
Metropolitana di Milano. In città, invece, gli stranieri
residenti sono oltre il 20% della popolazione.
"L'integrazione delle persone di origine straniera che
arrivano in città affonda le sue radici nell'apprendimento della
nostra lingua - dichiara l'assessore al Welfare e Salute del
Comune di Milano Lamberto Bertolé -. Per questo, da anni,
lavoriamo sul territorio per tenere viva una rete di scuole di
italiano verso cui orientare chi vuole imparare. Il nostro
impegno è stato premiato con l'assegnazione di una fetta
importante del budget nazionale disponibile per questo tipo di
interventi e questo non può che confermare la nostra convinzione
che la direzione intrapresa per garantire la reale inclusione di
chi sceglie di vivere qui sia quella giusta".
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