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Sequestrati quasi 65 milioni a GS del gruppo Carrefour

Sequestrati quasi 65 milioni a GS del gruppo Carrefour

Pm Milano: "Spa si avvale di serbatoi di lavoratori sfruttati"

MILANO, 15 aprile 2024, 17:24

di Igor Greganti e Francesca Brunati

ANSACheck

Sequestrati 64,7 milioni alla GS del gruppo Carrefour © ANSA/EPA

Lavoratori "sfruttati", costretti a passare come in una "transumanza" da una società all'altra e lasciati sempre senza contributi previdenziali e assistenziali. L'ennesima indagine della Procura di Milano squarcia il velo su altri "serbatoi di manodopera", usati da importanti aziende della logistica e della grande distribuzione, ma assunti formalmente, con il cosiddetto "schermo" di società "filtro", da consorzi e cooperative. Uno "schema" realizzato con false fatture ed evasione dell'Iva.

Così oggi per frode fiscale il pm Paolo Storari, titolare di numerosi fascicoli di questo genere, ha disposto il sequestro preventivo d'urgenza, eseguito dal Nucleo di polizia economico finanziaria della Gdf, di 64,7 milioni di euro a carico della GS spa del gruppo dei supermercati Carrefour Italia.

"In attesa di conoscere ulteriori dettagli sul procedimento, Carrefour Italia - assicura la società - conferma di essersi prontamente attivata per offrire il massimo supporto e collaborazione alle autorità competenti" Altre inchieste simili, con al centro pure il facchinaggio e la vigilanza privata, avevano già riguardato diversi colossi del settore, tra cui Dhl, Uber, Lidl, Brt, Geodis, Esselunga, Ups e Securitalia, solo per citarne alcuni. Un presunto "sistema", quello ricostruito nelle carte, attraverso il quale grandi aziende si garantiscono "tariffe altamente competitive appaltando manodopera" in modo irregolare per i loro servizi: i lavoratori gli vengono forniti, infatti, da una rete di cooperative e altre società, che nascono e muoiono in breve tempo.

Tra il 2018 e il 2022, in particolare, GS spa ha "fatto largo ricorso all'esternalizzazione dei servizi di logistica, movimentazione merci, facchinaggio e trasporto" con la "stipula di fittizi contratti di appalto per la somministrazione di manodopera" e con un meccanismo di presunte false fatture per "362 milioni di euro". E tutto ciò "ha comportato - si legge nel decreto del pm - non solo il sistematico sfruttamento dei lavoratori ma anche ingentissimi danni all'erario".

Uno "sfruttamento lavorativo" che, tra l'altro, come il presunto sistema "fraudolento", è "tutt'ora in atto" e va a "tutto vantaggio" della società della grande distribuzione alimentare. Spa a cui, tra l'altro, nel 2022 erano già stati sequestrati oltre 33 milioni in un'altra indagine su una presunte frode fiscale. Nel decreto si legge che le indagini stanno proseguendo per individuare "ulteriori serbatoi di personale", rispetto a quelli già messi nero su bianco negli atti. Il "potenziale danno erariale", allo stato viene, quantificato in quasi 110 milioni di euro e in più tabelle vengono indicati i 13 fornitori in rapporti con GS nello schema di presunta "somministrazione illecita di manodopera".

Dagli atti, poi, risulta che GS spa, che ha oltre 1500 punti vendita, tra ipermercati e supermercati, in Italia, con un volume di affari registrato di oltre 4 miliardi di euro nel 2022, è indagata in base alla legge sulla responsabilità amministrativa degli enti. E per le presunte frodi fiscali, tra aprile 2019 e marzo 2023, sono indagati quattro "soggetti apicali" dell'impresa, ossia Andrea Leoncelli, Julian Mariano Martinez Saez, Alessia Lippi e Marco Schiavi. Tra i fornitori principali di manodopera della catena di supermercati, come si legge, figura Cedica srl, poi "incorporata" in Samag Holding spa.

Nelle carte dell'inchiesta anche il fenomeno, già evidenziato in altri casi simili, della cosiddetta "transumanza di manodopera", che si verifica quando le "società serbatoio", spesso costituite come cooperative, hanno "vita aziendale breve", si alternano "nel corso del tempo", vengono dismesse dopo aver accumulato "ingenti debiti tributari". E i lavoratori vengono trasferiti così da una società chiusa ad un'altra appena aperta.

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