Una corretta idratazione è salutare
anche per la mente. Il cervello è composto all'85% da acqua e,
per funzionare al meglio delle sue potenzialità, ha bisogno del
giusto quantitativo di questo elemento. Se il corpo è anche
lievemente disidratato, la psiche subisce delle alterazioni
significative dell'attenzione, della capacità di concentrazione
e, non meno importante, della percezione della fatica. Ed è per
questo importante ricordarsi di bere.
"L'umore risulta essere particolarmente sensibile al consumo
di acqua - spiega Alessandro Zanasi, esperto dell'Osservatorio
Sanpellegrino e membro della International Stockholm Water
Foundation -. Molti studi scientifici dimostrano che una scarsa
idratazione può generare nel soggetto disidratato stati di
ansia, di tensione e, nei casi più gravi, di depressione. Alcune
ricerche dimostrano infatti una correlazione sintomatica tra una
idratazione adeguata e la sensazione di buon umore". E infatti
"la disidratazione - prosegue - è una delle principali cause
della diminuzione dei livelli di serotonina, l'ormone del
buonumore, cioè il neurotrasmettitore responsabile del benessere
fisico e mentale".
Per non scordarsi di rimanere costantemente idratati, il suo
suggerimento è di suddividere idealmente la giornata in quattro
momenti in cui bere due bicchieri d'acqua: dal risveglio a metà
mattinata, all'ora di pranzo, nel primo pomeriggio e infine a
cena.
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