"Se non saprà garantire un futuro ai
suoi giovani, il nostro rischia di essere un Paese morto. Non si
può accettare che i nostri ragazzi si preparino e poi, una volta
completati i loro studi, decidano di andarsene all'estero perché
qui non c'è spazio per loro. Tra l'altro, senza la presenza dei
giovani, non riusciremo a garantire il sistema di welfare". Lo
ha dichiarato Carlo Calenda, leader di Azione, presentando
questa sera a Pavia i candidati locali della lista del Terzo
Polo in vista delle elezioni regionali lombarde del 12 e 13
febbraio.
"Oggi va di moda Meloni, come prima lo erano stati i 5 Stelle
e Salvini - ha affermato Calenda -. Siamo travolti dalla
retorica, dimenticandoci dei problemi veri dell'Italia. Perché,
ad esempio, l'attuale governo non ha garantito il finanziamento
delle borse di studio per i futuri medici, come proponevamo noi?
Troppe persone chiedono che con la legge di bilancio vengano
risolti i loro problemi personali, come ad esempio la
possibilità di andare prima in pensione, non quelli strutturali
del Paese".
"A chi storce il naso perché Letizia Moratti ha fatto parte
della giunta di centrodestra di Regione Lombardia, rispondo che
a me interessa come ha lavorato, realizzando una buona campagna
vaccinale. Noi puntiamo su una politica basata sullo spirito
repubblicano, europeista e democratico-liberale che ha
caratterizzato l'azione del governo guidato da Mario Draghi.
Giorgia Meloni invece vuole politicizzare la Presidenza della
Repubblica, l'unica istituzione che è ancora in grado di unire
gli italiani. Quanto al Pd, si avvicina al congresso dibattendo
di questioni ineffabili come il tasso interno di anti-renzismo
dei suoi iscritti".
Calenda ha concluso il suo intervento promettendo un
finanziamento di Azione per garantire una sede ai giovani pavesi
che si stanno impegnando per il suo partito.
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