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Pride: a Milano corteo il 2 luglio, diritti senza conflitti

Pride: a Milano corteo il 2 luglio, diritti senza conflitti

Talk, arte e cultura. Sul palco anche i profughi ucraini

MILANO, 16 giugno 2022, 16:11

Redazione ANSA

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. - RIPRODUZIONE RISERVATA

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(di Michela Nana) Il 2 luglio a Milano torna, dopo due anni di assenza dovuti alla pandemia, la parata del Gay Pride che chiederà 'Diritti senza conflitti', come recita il tema scelto in questa edizione che guarda anche al conflitto in Ucraina e al sostegno alle popolazioni colpite dalla guerra.
    Inizia invece oggi la Pride Week che con una serie di eventi diffusi accompagnerà la città alla parata.
    Sul palco del Pride il 2 luglio all'Arco della Pace per l'evento finale ci saranno anche testimonianze di cittadini ucraini. Il corteo partirà dalla piazza davanti alla Stazione Centrale per concludersi all'Arco della Pace dove protagonisti saranno Katia Follesa, Michela Giraud e cantanti come Baby K, Francesca Michielin, Michele Bravi, Emma Muscat, M¾SS KETA. "Da anni il Comune di Milano sostiene il Pride con il patrocinio - ha commentato l'assessore al Welfare del Comune di Milano, Lamberto Bertolé, alla presentazione -. Abbiamo scelto di essere contemporanei e dobbiamo stimolare anche il legislatore a colmare un ritardo perché la società è più avanti rispetto alla politica". Il 30 giugno e l'1 luglio torneranno le Pride Square, in tre piazze nel quartiere di Porta Venezia spazio a talk, dibattiti, arte e cultura.
    "Al centro di questa edizione del Pride c'è il supporto alle comunità colpite dalla guerra - ha spiegato Alice Redaelli, tra gli organizzatori del Milano Pride -. Inoltre chiediamo sul tema dei diritti un matrimonio egualitario per tutti e riconoscimento delle famiglie arcobaleno. A pochi giorni dal sudicio di Cloe vogliamo accendere un faro sui diritti delle persone transgender". Il filo conduttore del manifesto politico del Pride è la frase di Gino Strada, "i diritti degli uomini devono essere di tutti gli uomini, proprio di tutti, sennò chiamateli privilegi".
    Il Rainbow Social Fund, il fondo dedicato a chi necessita supporto, quest'anno sostiene anche Epoa realtà per gli attivisti Lgbtqia+ in Ucraina che fornisce housing assistito per richiedenti asilo politico che fuggono dai loro paesi per discriminazioni legate a orientamento sessuale e identità di genere.
   

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