(ANSA) - MILANO, 28 APR - In prossimità del cavalcavia ci
sono 12 istituti scolastici, tra scuole materne, primarie,
secondarie di primo e secondo grado, ma il Ponte della Ghisolfa
rimane uno dei luoghi di transito su due ruote più pericolosi di
Milano. Per questo oggi circa 300 cittadini, genitori e ciclisti
che quotidianamente percorrono il ponte, hanno dato vita al
presidio 'Non vediamo l'ora' per chiedere al Comune di Milano di
realizzare una pista ciclabile.
La proposta della realizzazione della pista ciclabile sul
ponte è stata presentata al Bilancio partecipativo del Comune di
Milano 2017-2018, risultandone vincitrice con un budget
stanziato di 250.000 euro, ma la corsia per i ciclisti non c'è
ancora.
Tra le cittadine che chiedono al Comune di realizzare la
ciclabile c'è anche Beatrice Macrì, che lo scorso 17 luglio,
proprio sul Ponte della Ghisolfa, è stata investita da
un'automobile, e restò in coma per due settimane. "Per chi, come
me, vive in Bovisa - racconta la ciclista - è normale percorrere
il ponte della Ghisolfa per raggiungere la zona centro/ovest
della città. La scorsa estate, mentre pedalavo sul ponte, sono
stata bruscamente tamponata da un'auto: questo mi è costato
moltissimo. Il trauma cranico che mi ha provocato l'incidente
non mi permette nemmeno di ricordare la dinamica dei fatti che
mi è stata raccontata a posteriori. Sono stata in coma per due
settimane, ricoverata per tre mesi in ospedale e il mio percorso
riabilitativo è tuttora in corso. Da quel giorno - conclude -
non uso più la bici". (ANSA).
Milano: manifestazione chiede ciclabile su ponte Ghisolfa
Al presidio anche ciclista investita che andò in coma
