(ANSA) - MILANO, 26 MAR - Sono state "ore di fuoco" quelle
trascorse la notte scorsa nella Casa Circondariale di Busto
Arsizio (Varese) e solo l'intervento dei Vigili del Fuoco ha
consentito di evitare il peggio.
A darne notizia è Claudio Montella della Segreteria
provinciale dell'USPP (Unione Sindacati Polizia Penitenziaria)
che ricostruisce così l'accaduto: "Tutto è iniziato alle 21 e 30
circa, quando un detenuto, per ragioni ignote, molto
probabilmente imputabili alla sua instabilità mentale, ha dato
fuoco alla propria camera. Il personale di Polizia Penitenziaria
immediatamente intervenuto è riuscito a salvare il soggetto da
morte certa. Tuttavia, tutti sono rimasti intossicati".
Altri incendi sono stati appiccati da detenuti della stessa
stessa sezione che hanno approfittato del momento per alzare la
contestazione, e spiega il sindacato, "in mezzo alle fiamme e ai
fumi tossici, il personale è riuscito a mettere in sicurezza
altri otto" detenuti. La situazione, tuttavia, era talmente
caotica e rischiosa (i fumi hanno raggiunto anche altri
reparti), che è stato necessario l'intervento dei Vigili del
Fuoco per domare le fiamme.
Sulla "calda notte" di Busto interviene anche Gian Luigi
Madonia, segretario regionale lombardo dell'USPP: "Il
susseguirsi di eventi, verificati a Busto Arsizio tra ieri sera
e stanotte, riaccende i riflettori sullo stato di abbandono in
cui si trovano le nostre strutture penitenziarie e i conseguenti
rischi cui vengono esposti i Reparti di Polizia Penitenziaria".
(ANSA).
Carceri, Uspp, fuochi nella notte in celle Busto Arsizio
Detenuto appicca fiamme alla cella e altri lo seguono
