(ANSA) - MILANO, 04 GEN - Nelle scuole della Lombardia sono
tra i 3 e i 4 mila, tra docenti e personale scolastico, i no vax
che verranno sospesi dal lavoro e saranno a casa senza stipendio
fino a quando non avranno fatto il vaccino contro il Covid. La
stima è di Matteo Loria, presidente dell'Associazione nazionale
presidi della Lombardia e preside dell'istituto superiore
Caramuel Roncalli di Vigevano, in provincia di Pavia.
"Possiamo fare solo delle stime ma di queste persone ce ne
sono due, tre, quattro per ognuna delle 1.100 scuole lombarde
tra personale docente e non - ha spiegato -. Il 10 gennaio alla
riapertura delle scuole dopo la pausa natalizia saranno quindi
tra i 3 e i 4 mila i docenti e lavoratori che non si
presenteranno, un numero assoluto che diventa rilevante e per
cui siamo molto preoccupati".
Trovare i supplenti in questa situazione non sarà facile,
secondo Loria, perché si tratta di supplenze che non si sa
quanto dureranno, quindi non tutti saranno disposti ad accettare
e comunque da lunedì quando si rientra in classe ci vorranno
alcuni giorni per organizzarsi. Per questo il 10 gennaio "sarà
un giorno di ordinaria follia - ha spiegato -. Non solo per le
assenze di docenti e personale no vax ma anche per quelle di chi
è risultato positivo al Covid in questi giorni". Il rischio di
uno slittamento dell'inizio delle lezioni "non c'è ma saremo di
fronte a gravi problemi di carenze di organico" ha concluso.
(ANSA).
Presidi, in Lombardia oltre 3mila no vax da sostituire
Loria (Anp), 'problemi a trovare i supplenti'
