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Su 'Il Ticino' lettera inedita di Aldo Moro a Enrico Mattei

Su 'Il Ticino' lettera inedita di Aldo Moro a Enrico Mattei

Il segretario Dc gli chiedeva di lasciare la presidenza dell'Eni

PAVIA, 09 dicembre 2021, 18:32

Redazione ANSA

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Una lettera inedita scritta il 19 settembre 1962 da Aldo Moro ad Enrico Mattei, presidente di Eni, nella quale il segretario politico della Democrazia Cristiana gli chiedeva di dimettersi dalla presidenza della società. Poco più di un mese dopo, il 27 ottobre 1962, il bireattore che portava Mattei da Catania a Milano esplose nel cielo sopra le campagne di Bascapè (Pavia). A rendere pubblica la lettera, affiorata dall'archivio storico dell'Eni di Castel Gandolfo, è lo scrittore Giovanni Giovannetti, che sta lavorando a un libro su Mattei, sulle pagine del settimanale della diocesi di Pavia, 'Il Ticino', in edicola da domani.
    "Carissimo, ti do il benvenuto a Bari che deve molto alla tua intelligente ed ardita iniziativa ed alla tua affettuosa comprensione. Di quel che hai fatto e farai con spirito amichevole desidero ancora ringraziarti con tutto il cuore - scrive Moro -. Ho ancora meditato sulle cose che ci siamo detti nel nostro ultimo incontro e, naturalmente, sul peso del sacrificio che il partito ti chiede. A mente fredda e sulla base delle più compiute informazioni da te fornitemi ho dovuto ancora concludere che è questa ancora la via migliore. Ogni decisione, ed anche questa, comporta certo uno svantaggio ed in esso, credimi, io metto in primissima linea il tuo disappunto, anzi il tuo evidente e comprensibile dispiacere. Lo noto personalmente e mi pesa molto. Ma, credi, nella situazione attuale non c'è di meglio da fare".
    "La tua rinuncia - continua Moro nella lettera a Mattei - contribuisce a consolidare una situazione assai fragile e spegne una polemica astiosa che ti avrebbe ancor più amareggiato, e con te le tue idee e le tue importanti iniziative. Sembra di perdere ed invece si garantisce e si consolida. Ho l'impressione che non si canterà vittoria. Aggiungi dunque anche questa alle tue benemerenze; alla tua silenziosa fedeltà; al tuo servizio prezioso nell'interesse del paese. Grazie, caro Mattei, con i più affettuosi sentimenti. Aldo Moro".
   

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