Apre oggi alla Fondazione Sozzani,
che la ospita da 26 anni, la mostra dedicata al World Press
Photo 2021, uno dei più prestigiosi premi di fotogiornalismo.
In questa edizione sono stati esaminati 74.470 scatti
provenienti da 4.315 fotografi di 130 Paesi e premiati 45 autori
in 8 diverse categorie.
A vincere i due premi più importanti, il "World Press Photo
Story of the Year" e il "World Press Photo of the Year" sono
stati Mads Nissen, "Foto dell'anno" con The First Embrace -
l'immagine di un'anziana abbracciata per la prima volta dopo
cinque mesi attraverso una tenda di plastica durante la pandemia
da Coronavirus - e l'italiano Antonio Faccilongo, che ha
ricevuto il premio "Storia dell'anno".
Tra i vincitori, altri tre italiani, Antonio Faccilongo
(Roma, 1979) è stato premiato per Habibi, "amore mio" in arabo,
il racconto della resilienza del popolo palestinese, raccontato
in foto che non mostrano il conflitto, bensì le difficoltà che i
palestinesi affrontano tutti i giorni; Gabriele Galimberti (Val
Di Chiana, 1977) ha vinto invece nella categoria "Portrait -
Stories" con il progetto The Ameriguns, un racconto che esplora
il fenomeno delle armi da fuoco negli Stati Uniti.
Lorenzo Tugnoli (Lugo, 1979), è stato infine premiato nella
categoria "Spot News - Stories", con il reportage Port Explosion
in Beirut che racconta la devastante esplosione che ha scosso la
capitale libanese.
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