Taxi fermi anche a Milano per
protestare contro il Ddl concorrenza che, secondo i tassisti,
porterebbe a una ulteriore deregolamentazione del settore.
Le auto bianche saranno ferme dalle 8 alle 22 e assicureranno
solo i servizi essenziali. I clienti verseranno un contributo
volontario, non legato alla lunghezza della corsa, che sarà
devoluto in beneficenza. Un presidio è in corso in piazza Duca
d'Aosta, davanti alla stazione centrale.
Dopo i mesi trascorsi ad affrontare la crisi sanitaria in
solitudine - spiegano le organizzazioni di riferimento - ora la
categoria fronteggia la peggiore crisi economica di sempre senza
il minimo aiuto. Incassi ridotti al minimo, ore e ore fermi sui
posteggi: anche i tassisti sono allo stremo.
Satam, Tam, Unione Artigiani della Provincia di Milano, Fit
Cisl Lombardia, Unica Taxi Cgil, Uritaxi Milano, Confcooperative
Lombardia, Ctm Malpensa, Confartigianato Bergamo e T.assotaxi
chiedono che "anche la Regione Lombardia intervenga, a sostegno
del settore, come previsto dalla stessa Legge Regionale 6/2012
stanziando le risorse e individuando le misure necessarie a
garantire la sopravvivenza economica di migliaia di autisti e
del servizio pubblico nei prossimi mesi".
"Dopo avere scritto, chiesto incontri e inviato comunicati
alla stampa, tutti inascoltati - scrivono le organizzazioni -
questa volta il servizio si ferma.
Chi pensa che anche questa volta i tassisti potranno essere
esclusi da ogni contributo si sbaglia, non ci accontenteremo
delle solite false promesse: abbiamo bisogno di fatti concreti
per fare sopravvivere il servizio e ripartire".
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