Ci sono i temi della memoria e
dell'identità legata ai luoghi del cuore rivisitati e riscritti
nella mostra di Giulia Mangoni che giovedì 25 novembre
inaugurerà alla galleria ArtNoble.
Trent'anni, italo brasiliana, la giovane artista, per la
prima volta ospite a Milano, espone una serie di lavori in cui
ha concentrato la propria ricerca sulla reinterpretazione di
paesaggi a lei familiari, attraverso una lente che coinvolge il
contesto agreste, con l'allevamento, il mondo rurale e le
antiche tecniche del lavoro artigianale, arricchito con i
risultati di approfondite indagini sulla storia del territorio:
primo tra questi la Ciociaria, luogo in cui Giulia Mangoni è
nata e dove da sei anni è ritornata a vivere stabilmente.
'Bits & Cream. Metabolizzazione d'Archivio', questo il titolo
della rassegna, offre le immagini che l'artista ha raccolto
nella sua regione di origine rielaborate per presentarle come un
"simbolico semifreddo a strati". I personaggi dei quadri esposti
emergono "soffici e cremosi" tra i segni simbolo della loro
appartenenza a luoghi e tradizioni che, sovrapposti tra di loro,
creano boschi di un folklore surreale e psichedelico. Si tratta
di una inedita riscrittura di narrazioni territoriali che
passano da una gelateria di paese dove il tempo pare sia rimasto
fermo, a Bits & Cream, insegna che svetta invitante ai limiti
della foresta amazzonica, per raccontare un'identità che
oltrepassa quella locale.
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