I boschi sono sempre di più un
luogo cult per il turismo lombardo. Lo confermano i dati del
monitoraggio del flusso escursionistico che viene effettuato da
Ersaf (Ente regionale per i servizi dell'agricoltura e delle
foreste) attraverso dei sensori che registrano il passaggio di
persone su diversi sentieri.
Nonostante la pandemia e le limitazioni agli spostamenti,
infatti, le foreste di Lombardia hanno visto, nel periodo
giugno-settembre 2020, un generale incremento di visitatori
rispetto al quinquennio 2015-2019. In particolare ai Corni di
Canzo, sulle montagne lariane, nel corso del 2020 si sono
registrati oltre 68.000 passaggi nel Sentiero Geologico e oltre
47.000 nel Sentiero Spirito del Bosco. Nel Bresciano, invece,
nel 2020 Termen ha registrato poco meno di 6.000 passaggi. Il
dato è sicuramente interessante in quanto nel 2020 sono stati
registrati 12 volte i passaggi rispetto alla media del periodo
2015-2019.
"Nel periodo post Covid il turismo sarà diverso, attento alla
natura e alla prossimità - spiega Fabio Rolfi assessore di
Regione Lombardia all'Agricoltura, alimentazione e sistemi verdi
-. Dobbiamo essere sempre più bravi a intercettare i flussi. I
visitatori nei boschi lombardi sono aumentati nonostante le
limitazioni agli spostamenti causa Covid".
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