Sono 1.764 i nuovi positivi in
Lombardia, a fronte di 38.296 tamponi effettuati, con un
rapporto del 4,6%, in calo rispetto al 5.6% di ieri.
Diminuiscono anche i ricoverati nelle terapie intensive, che
sono 363, 10 meno di ieri. Aumentano invece gli ingressi in
altri reparti, cresciuti di 47 unità, per un totale di 3740
persone ospedalizzate. Ventinove i decessi, per un totale di
27.883 vittime da inizio pandemia.
Sul piano giuridico prende posizione sul lockdown il Tar
della Lombardia. "La situazione pandemica giustifica l'
introduzione di misure restrittive a fronte di un temporaneo e
limitato sacrificio degli interessi individuali", ma vi è "la
necessità di tenere fermi inderogabili principi, anche di
derivazione eurounitaria, nella persuasione che, in uno Stato di
diritto, l'emergenza non giustifica di per sé qualsivoglia
misura", spiega il Tar stesso in occasione dell'inaugurazione
dell'Anno giudiziario.
E sul piano sanitario "ad oggi in Lombardia non c'è una
situazione di pressione dal punto di vista ospedaliero. Il tasso
di occupazione delle terapie intensive è ancora sotto il 30%,
che è il livello limite, e anche i letti ordinari sono sotto
l'allerta, ma è vero che i numeri sono in ascesa e il tema delle
varianti è molto preoccupante", rileva il direttore generale
Welfare della Regionew, Marco Trivelli. Proprio a proposito
della cosiddette 'emergenza varianti', Trivelli ha detto che in
Lombardia sono 578 i casi positivi con variante, per lo più
inglese.
Mentre "non ci sono al momento previsioni di altre zone
rosse" conferma sempre Trivelli. I casi dei comuni di Bollate,
Castrezzato, Mede e Viggiù, che dalle 18 di oggi fino al
prossimo 24 febbraio saranno in fascia rossa, come previsto da
un'ordinanza firmata dal governatore Fontana, secondo Trivelli,
"non sono legati tanto al numero assoluto di casi positivi
accertati, ma a quello delle cosiddette varianti".
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