Il ministro della Salute Roberto
Speranza ha firmato l'ordinanza con cui si annullano gli effetti
di quella del 16 gennaio che aveva inserito in zona Rossa la
Regione Lombardia, che rientra in zona arancione. L'ordinanza ha
validità dal giorno della pubblicazione in Gazzetta ufficiale
per 15 giorni. Immediatamente il governatore Fontana ha
annunciato che già da lunedì le scuole medie riprenderanno la
propria attività in presenza" e che sono state attivate le
procedure "affinché il Trasporto pubblico locale attui quanto
previsto dalle Prefetture". Prosegue la polemica sulle
responsabilità della decisione di andare in zona Rossa.
Sono comunque continuate le occupazioni delle scuole a
Milano, salite ad almeno undici per il ritorno alle lezioni in
presenza. Questa mattina è toccato al liceo artistico Boccioni
dove una ventina di studenti sono entrati nell'istituto con
degli striscioni che rivendicano la priorità allo studio:
vogliono la certezza che il rientro sarà duraturo.
Per quanto riguarda i dati della Regione continuano a
diminuire i ricoverati nelle terapie intensive (-10) e nei
reparti (-80). A fronte di 31.809 tamponi effettuati, sono 1.535
i nuovi positivi (4,8%). I guariti/dimessi sono 2.178. I morti
sono 104.
Intanto "dopo la conferma sui gravi errori" che "hanno
bloccato la Regione Lombardia, locomotiva d'Italia, nella zona
rossa, le associazioni di commercianti ed imprenditori hanno
deciso di proporre una class action contro i responsabili per i
danni subiti". Su questo tema anche il sindaco di Bergamo
Giorgio Gori e quello di Varese Davide Galimberti sono
d'accordo. Trenord ha potenziato il servizio e le composizioni
"in modo da offrire un milione e 41mila posti, circa 21mila in
più del 2019". In vista della riapertura delle superiori in
Lombardia, ha spiegato di aver messo in campo "ogni giorno 2125
corse in Lombardia, 1619 treni che raggiungono la città di
Milano, 180 bus di rinforzo" per garantire "la massima offerta
possibile per la ripresa".
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