La difesa di Silvio Berlusconi ha
chiesto ai giudici del processo 'Ruby ter', che vede l'ex
premier imputato con altre 28 persone tra cui molte cosiddette
'olgettine', che Vittorio Sgarbi possa testimoniare in aula in
relazione alle "plurime interviste" che ha reso sulle cene ad
Arcore, sostenendo, in sostanza, che il 'bunga-bunga' "è tutta
fantasia".
Il legale Federico Cecconi ha chiesto di convocarlo come
teste di "prova contraria" rispetto alle dichiarazioni rese da
Chiara Danese e Ambra Battilana, due delle testimoni 'chiave'
dell'accusa. In più, la difesa del leader di FI ha chiesto di
citare come testimone anche un proprio consulente per
dimostrare, con l'analisi dei conti di Berlusconi, che l'ex
premier "corrispondeva dazioni di denaro" anche alle persone
"indagate in questa indagine" già prima del 2010, dell'inchiesta
sul caso Ruby. Inoltre, per la difesa possono entrare agli atti
le dichiarazioni rese da Imane Fadil, la teste 'chiave' morta.
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