Dopo 36 anni di assenza, è tornata
fra applausi e fischi Ernani alla Scala di Milano, come spesso
succede quando vengono messe in scena i lavori di Verdi. L'opera
mancava dal Piermarini dal 1982 quando andò in scena con un cast
stellare.
Forse per questo nessuno aveva avuto il coraggio di
riproporla nonostante sia un titolo verdiano importante, e forse
per questo il sovrintendente Alexander Pereira ha chiamato il
regista tedesco Sven-Eric Bechtolf, che a Milano aveva già
firmato Haensel und Gretel.
Fra il terzo e il quarto atto, quando è sceso il sipario per
permettere il cambio di scena e sono uscite due vallette con in
mano dei cartelli con su scritto 'breve interruzione'e 'tre
minuti' non solo dal loggione sono arrivati i buu e le urla
'vergogna', 'questo sarebbe Verdi, non è il varietà'.
Per il regista fischi sonori anche alla fine così come per il
soprano Ailyn Perez. Dieci minuti di applausi per il coro,
l'orchestra diretta da Fischer e tutto il cast a partire da
Francesco Meli (Ernani).
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