Per alcuni anni hanno venduto
documenti e oggetti di vario tipo falsamente attribuiti a
Gabriele D'Annunzio, sia nel loro negozio che su Ebay, e per
questo due librai di Albavilla (Como) sono stati condannati a 4
anni dal Tribunale di Como per contraffazione di opere d'arte.
Nel 2011, un collezionista che aveva acquistato da loro una
lettera autografa di D'Annunzio contattò Il Vittoriale degli
Italiani che accertò la non autenticità del documento, dando poi
vita a un'indagine che si allargò all'intero catalogo della
libreria 'Il Pensatoio di Albavilla' con molti altri falsi
disponibili o già venduti a privati.
Tutti gli esperti ascoltati in aula si sono trovati unanimi
nello stabilire la non autenticità dei documenti e così il
tribunale di Como ha condannato i due librai, assegnando la
custodia dei falsi alla Fondazione per finalità culturali.
Guerri ha spiegato che, nei prossimi mesi, verrà allestita
proprio con i falsi una nuova mostra permanente: "La chiamerò
'Gabbriele Dannuncio'".
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