Cosa non può mancare oggi nel
guardaroba di una donna milanese elegante? Il tailleur è la
risposta della collezione Trussardi, che sulla passerella per il
prossimo inverno - dove escono anche due levrieri - fa sfilare i
capi iconici del marchio ma rivisti con un occhio contemporaneo.
Ecco così il completo morbido come un pigiama, quello stile anni
70 in crosta o gessato con i pantaloni a trombetta, il modello
in pelle vintage con collo di maglia, la variante da sera in
velluto effetto ciniglia.
Su tutto, i 'patch' che sono un po' la tendenza del momento,
ma presi dall'archivio della maison, estrapolati dai foulard e
cuciti come toppe su pull, stivali, cappotti-vestaglia in crosta
con collo in cervo. Il foulard torna nelle camicie e negli abiti
lunghi, portati con dolcevita e calzine a coste color carne e
stivaletti di pitone, sotto a giubbotti in suede con collo
sciallato in maglia. In mano la Lovy Bag in anguilla, in pitone
colorato o in vernice effetto craquelé, anche lei arricchiata da
patches 'di famiglia', come li chiama Gaia Trussardi, che ci
tiene a sottolineare che "avere una lunga storia ed essere
milanesi non significa essere vecchi, il pastiche di oggi dà un
equilibrio contemporaneo".
Così, se è vero che "un tailleur quando ha un bel taglio
risolve sempre", è anche il modo di portarlo che gli dà un
sapore diverso: "allacciato con il suo pantalone è più formale,
ma lo si può indossare anche - suggerisce la stilista - aperto
con un jeans e una camicia di seta un po' stropicciata e con le
maniche che fuoriescono". Un'eleganza milanese per lei e lui,
con alcuni modelli che lasciano intuire la possibilità di una
sfilata unificata: "in passerella oggi ci sono anche i cani, è
tutta un'unica famiglia, vedremo" commenta Gaia sorridendo,
quasi a indicare che la via è già aperta.
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