Nel ricorso presentato per ottenere
gli arresti domiciliari e che è stato respinto dal tribunale del
Riesame di Brescia, i legali di Massimo Bossetti osservavano che
la Corte d'assise, davanti alla quale è in corso il processo per
l'omicidio di Yara Gambirasio, aveva respinto una prima
richiesta "sul presupposto del solo pericolo" di reiterazione
del reato "senza spiegare validamente le ragioni" per le quali i
domiciliari non avrebbero scongiurato il pericolo.
"Sin dall'esordio del presente processo, si è raccomandato un
rigoroso rispetto delle regole processuali, condivisibili o meno
- scrivevano i legali -. Ciò in quanto la presente vicenda ha
assunto un tale clamore mediatico da far temere, come sta
avvenendo, condizionamenti extraprocessuali da parte di un'
opinione pubblica forcaiola, alimentata sin dall'arresto dell'
imputato da informazioni distorte a senso unico, che stanno
emergendo in dibattimento, peraltro soltanto all'inizio di una
lunga istruttoria".
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