Interrogazione del Movimento 5
Stelle sui controlli in porto sulle sostanze pericolose. La
prima firmataria è Alice Salvatore. Nell'interrogazione ha
chiesto alla giunta di salvaguardare il territorio ligure
dall'ingresso di materiali contaminati e, in particolar modo,
dal pericolo proveniente dall'inquinamento radioattivo.
Salvatore ha chiesto, inoltre, un rapporto sullo stato di
adeguamento alle normative del settore nei porti di Genova,
Savona e La Spezia. Il consigliere ha ricordato l'ultima
inchiesta aperta sul porto di Genova, relativamente ai falsi
documenti attestanti i controlli su container potenzialmente
radioattivi e ha elencato le normative italiane ed europee che,
a partire dal 1997, sono intervenute sull'argomento a tutela
della salute pubblica. "La presenza di materiali pericolosi non
controllati in aree portuali - ha concluso - aumenta
ulteriormente e pone anche un problema rilevante di security,
visto che siamo vicini ai grossi centri abitati, oltre al
rischio per i lavoratori e i frequentatori delle zone di
attracco".
A Salvatore ha risposto l'assessore all'Ambiente Giacomo
Giampedrone illustrando la normativa sul controllo dei materiali
ferrosi che entrano nel territorio nazionale per individuare
eventuali fonti radioattive e ha spiegato che l'obbligo di
controllo è affidato ai privati che importano, raccolgono e
riutilizzano questi prodotti. "L'attestazione dell'avvenuta
sorveglianza radiometrica - ha detto - viene rilasciata da
esperti di secondo e terzo grado". In caso di presenza di
sostanze radioattive le comunicazioni vanno fatte a prefetto,
servizio sanitario nazionale, Regione e, fra gli altri, ai
vigili del fuoco. "In caso di anomalie Arpal - ha aggiunto -
interviene come supporto tecnico agli organi territoriali.
Giampedrone si è impegnato a consegnare al consigliere un
rapporto esaustivo di Arpal su questa materia che potrà
costituire un elemento da dibattere nella competente
commissione consiliare o in Consiglio regionale".
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