Laura Nicastro
Quattro ore di domande e
risposte serrate per Andrea La Mattina, avvocato e membro del
comitato portuale prima contrario al rinnovo trentennale della
concessione del Terminal Rinfuse a favore di Aldo Spinelli (e
dell'armatore Gianluigi Aponte), ma che alla fine votò a favore.
L'avvocato è stato sentito come persona informata dei fatti dai
pubblici ministeri Federico Manotti e Luca Monteverde
nell'ambito dell'inchiesta per corruzione che ha terremotato la
Regione Liguria e portato agli arresti domiciliari il presidente
Giovanni Toti.
"Sono tranquillo, sereno sempre. Le intercettazioni di Toti?
Non posso parlare perché c'è il segreto istruttorio", ha detto
uscendo dal tribunale. Il verbale è secretato ma "la linea
accusatoria non è stata smentita", ha confermato il procuratore
capo Nicola Piacente. La Mattina era il referente della Regione.
"Un avvocaticchio che si compra con una carta unta" lo aveva
definito Toti nel corso di una telefonata con Paolo Emilio
Signorini, l'ex presidente dell'autorità portuale in carcere dal
7 maggio. Gli avvocati del manager hanno chiesto ieri
l'attenuazione e con ogni probabilità i pm daranno parere
negativo.
Da quanto emerge dall'inchiesta La Mattina aveva definito
l'operazione del rinnovo per 30 anni della concessione del
Terminal Rinfuse ad Aldo Spinelli (anche lui ai domiciliari per
corruzione) "una presa per il culo". E così inizia un'operazione
di convincimento tanto che l'avvocato racconta a un altro membro
del comitato di avere risposto a Signorini di non essere stato
"in condizione di poter valutare e decidere, è come dire se
vuole andare Toti a votare volentieri, io non posso farlo! Poi,
ci mancherebbe, mi rimetto". E poi, "Ragazzi però queste cose le
sapete per tempo, non è che me lo dite il giorno prima, perché
sennò è un ricatto... cioè ho una pistola puntata alla fronte
che devo votare sì".
Alla fine, comunque, dopo un invito a pranzo da parte di
Toti, il legale cambia idea: "Mi è stato spiegato meglio il
contesto... il contesto nel senso... e anche se vogliamo il
disegno... il disegno politico no che c'è dietro che mi sembra
quantomeno comprensibile...". Nel 2023 il presidente Toti nomina
La Mattina rappresentante per la Regione della conferenza
nazionale per giustizia riparativa. È il consigliere Ferruccio
Sansa a fare una interpellanza su quella nomina a cui il
governatore ha risposto che la designazione era stata fatta
sulla base dei criteri indicati dalla I Commissione consiliare
"soggetto esperto in materie giuridiche" e, in quanto ritenuto
in possesso dei requisiti. La settimana prossima potrebbero
essere sentiti altri testimoni per l'inchiesta ma la procura
deve ancora fissare un calendario preciso.
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