È stato condannato a sei mesi, con
rito abbreviato, il datore di lavoro di Davide D'Aprile,
l'operaio di 54 anni morto nel 2021 dopo essere caduto da un
ponteggio mentre lavorava. L'uomo era precipitato perché una
trave si era spezzata. L'operaio, lavoratore esperto, indossava
l'imbracatura di sicurezza ma non si era agganciato al punto
vita. Il pm Francesca Rombolà aveva chiesto la condanna a due
anni: per l'accusa il datore di lavoro era presente e aveva
visto che il suo dipendente non era legato.
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