C'era l'imprenditoria, la politica, il mondo della comunicazione alle cene di autofinanziamento che il governatore Giovanni Toti ha tenuto fino a quest'anno a Villa dello Zerbino, nobile dimora con giardino alla francese di proprietà del principe Cesare Castelbarco Albani.
L'ultima di queste cene, quella del 2024, - anche se l'evento di gala citato nelle carte dell'inchiesta è quello relativo all'anno precedente - ha visto la presenza di 600 invitati: ma probabilmente ce ne sarebbero stati di più se l'organizzazione non avesse messo un tetto. Per partecipare era prevista una sottoscrizione di 450 euro a persona e il sold out arrivò già il giorno prima dell'evento.
Alla cena del 10 marzo del 2023 c'era buona parte del gotha cittadino e regionale. In prima fila il 'fronte del porto': i Gavio e poi Aldo Spinelli, con una decina di manager delle sue diverse aziende, e suo figlio Roberto. Quest'ultimo, secondo le carte firmate dalla gip, era intenzionato ad andare alla cena per discutere della questione di Punta dell'Olmo, la spiaggia che doveva diventare privata e servire il resort extralusso pensato da Spinelli.
Poi c'erano Augusto Cosulich, Andrea Gais, Ignazio Messina, Giulio Schenone e gli spedizionieri con Giampaolo Botta, l'ex presidente del porto Signorini solo per dirne alcuni. E ancora, il presidente del Porto antico Mauro Ferrando, il presidente di Filse (il fondo di garanzia regionale per le imprese dell' edilizia ligure, ndr) Lorenzo Cuocolo, gli imprenditori della sanità come Francesco Berti Riboli, ad della casa di cura Villa Montallegro, Nicola Meistro del gruppo Webuild. Poi c'è la politica: oltre a Matteo Cozzani, il sindaco Marco Bucci, Matteo Rosso, Lilli Lauro, Ilaria Cavo e tutte le persone, di Fratelli d'Italia e Forza Italia oltre che Movimento di Toti, a lui vicine.
Una cena organizzata per raccogliere 'dichiaratamente' i fondi necessari per le elezioni, alla quale furono ammesse solo le tv e per un tempo limitato, sufficiente a fare alcune riprese. Primocanale trasmise una parte dell'evento in diretta.
Anche nel 2023 la quota pro capite per la cena era piuttosto elevata (450 euro). Nell'ordinanza del gip Faggioni è riportato che il 6 marzo del 2023 viene fatto un accredito di 900 euro "proveniente dal conto corrente intestato a Centro servizi Derna srl (Gruppo Spinelli), riferibile alla quota di partecipazione di due persone" mentre il 10 marzo "è stato registrato un accredito di euro 2.700 proveniente dal conto corrente intestato alla Spinelli srl, riferibile alla quota di partecipazione per n. 6 persone". Gli stessi importi, per complessivi euro 3.600,00, si legge poi, "risultano annotati anche sul Registro dei soggetti erogatori di contributi al Comitato Giovanni Toti Liguria per il mese di marzo 2023".
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