"Abbiamo vinto la scommessa, a
pensar male si fa peccato ma a volte ci si azzecca", così a
margine del consiglio comunale di oggi a Genova il consigliere
del Pd Alberto Pandolfo, citando la frase di Andreotti, ha
commentato la vittoria da parte della storica dell'arte Anna
Orlando del bando lanciato dal Comune per un incarico da 150mila
euro per "attività di organizzazione e gestione dell'offerta
culturale in città". Quando era stato pubblicato il bando il
gruppo del Pd aveva consegnato alla giunta una busta chiusa con
scritto il nome di chi, secondo i dem, avrebbe vinto un bando
che era stato definito "cucito su misura". Oggi il Pd ha aperto
la busta e il nome coincideva con quello dell'effettiva
vincitrice.
La commissione ha assegnato il maggior punteggio proprio ad
Anna Orlando, 46 punti. Al secondo posto Maria Beatrice Failla,
a 43 punti, e al terzo Dalia Bruna Gallico, 41 punti. In tutto
14 le persone arrivate alla fine della selezione. Il tema del
"bando ad hoc" aveva suscitato molte polemiche anche al di fuori
dell'aula rossa, soprattutto tra i professionisti della cultura.
Attraverso i social c'è chi ha lanciato l'idea di una
"partecipazione di massa" al bando per rendere meno automatica
la selezione delle due figure da parte della commissione
giudicante.
Alla fine erano arrivate 160 candidature. Il Pd era stato
critico sulla decisione dell'amministrazione Bucci di spendere
denaro pubblico in incarichi esterni per quel tipo di ruolo e
anche il fatto che il bando fosse strutturato su caratteristiche
singolari, a partire dal fatto che tra i parametri richiesti per
ottenere gli incarichi non sia prevista neppure la laurea. Anna
Orlando è già da tempo consulente per la cultura e gli eventi
del Comune di Genova - tra le altre cose ha curato l'ultima
edizione di Genova Jeans - ma in base alla normativa il suo
contratto non avrebbe potuto essere prorogato. Di qui, secondo
il Pd, la necessità del bando.
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