Sono cinque le macro aree
individuate per chiudere il ciclo dei rifiuti in Liguria
attraverso un impianto a riciclo chimico 'waste to chemical' o
un termovalorizzatore: Scarpino o la Valle Scrivia in provincia
di Genova, la zona di Vado Ligure-Quiliano, Cairo Montenotte o
Cengio in provincia di Savona. È il risultato dello studio
commissionato dall'Agenzia regionale dei rifiuti al Rina
presentato in una conferenza stampa a Genova nella sala della
trasparenza della Regione Liguria.
Secondo Rina l'impianto dovrà essere in grado di smaltire
almeno 200 mila tonnellate di rifiuti all'anno attraverso due
tecnologie percorribili: il riciclo chimico per produrre 'green
fuels' come idrogeno e metanolo oppure un termovalorizzatore per
produrre energia elettrica e termica.
"Da oggi programmiamo in via definitiva la chiusura completa
del ciclo dei rifiuti in Liguria - sottolinea il presidente
della Regione Giovanni Toti - alle 60 mila tonnellate di
biodigestione di Cairo, e all'impianto di Saliceti finalmente in
costruzione, si aggiungerà anche un impianto per la
trasformazione chimica dei rifiuti in energia o un
termovalorizazione".
"Abbiamo analizzato in modo puntuale i flussi dei rifiuti
liguri - spiega il commissario dell'Agenzia regionale per i
rifiuti Monica Giuliano - nonostante una grande capacità di
differenziare le materie, restano ancora quantitativi importanti
che devono essere valorizzati. Il principio è quello della
prossimità, ovvero far viaggiare il meno possibile i rifiuti
senza ampliare le discariche".
"Iniziamo un percorso che permetterà di mettere la parola
'fine' al conferimento della spazzatura in discarica o fuori
Regione - interviene il sindaco di Genova Marco Bucci - e Genova
è pronta a fare la sua parte, ritenendo idoneo il sito di
Scarpino come area per sviluppare un progetto per un impianto di
chiusura del ciclo dei rifiuti".
"Lo studio sarà il punto di partenza di una futura
manifestazione di interesse o ricerca di mercato - annuncia
l'assessore regionale al Ciclo dei rifiuti Giacomo Giampedrone -
in modo da garantire che l'impianto sia realizzato nel luogo più
idoneo e con le migliori tecnologie, sempre d'intesa con gli
enti interessati".
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