"Parliamo di un settore che conta
oltre 30mila imprese nel Paese e garantisce 1 milione di posti
di lavoro. E l'incertezza del momento non può che portare a
comprensibili preoccupazioni. Come Regioni siamo disposti a
collaborare e a offrire le nostre competenze, ma purtroppo fino
a oggi non abbiamo avuto modo di confrontarci con il Governo,
nonostante le nostre diverse richieste di incontro. Nel tavolo
tecnico convocato abbiamo infatti potuto partecipare
esclusivamente con rappresentanti tecnici". Così l'assessore
regionale al Demanio marittimo di Regione Liguria intervenuto,
come coordinatore del Tavolo in materia della Conferenza delle
Regioni e delle Province autonome, all'assemblea unitaria di
settore in occasione del convegno fieristico a Balnearia di
Carrara. Titolo del confronto, organizzato da Sib (sindacato
italiano balneari), fiba (Federazione italiana imprese balneari)
e Fipe (Federazione italiana pubblici esercizi) 'Fate presto!
Salvaguardare i balneari per tutelare il turismo del Paese'.
"Le Regioni sono compatte, responsabili e conoscono le
problematiche dei territori - prosegue Scajola -, la politica
nazionale deve velocemente decidere e fare presto, perché i
tempi sono già molto tardivi e i lavoratori hanno bisogno di
risposte. Il Governo prenda una strada e questa strada deve
essere una normativa nazionale in materia di riordino del
Demanio marittimo che restituisca certezze alle migliaia di
operatori del settore e alle loro famiglie".
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