Non era atteso il mini rimpasto nella giunta comunale genovese: l'attuale assessore alla Salute e ai servizi civici Massimo Nicolò, il primario di oculistica entrato nella squadra di Bucci lo scorso ottobre in quota Fratelli d'Italia assume la carica di vicesindaco. Prende il posto di Pietro Piciocchi, assessore al Bilancio, ai Lavori pubblici e a molte altre materie e che però si trova con una nuova delega, quella al Recovery Fund. L'avvicendamento è stato stabilito con un provvedimento del sindaco in vigore da oggi. La nomina di un assessore al Recovery fund, si legge, avrà "funzione di analisi, raccordo e promozione presso le autorità competenti, delle iniziative e progetti d'interesse per la civica amministrazione, al fine di cogliere opportunità di finanziamento di fonte nazionale ed europea".
"Stiamo entrando in un periodo molto importante per costruire le strategie del futuro del nostro Paese attraverso il Recovery Plan. La nostra città dovrà essere protagonista e per questo ritengo ci sia bisogno di una interlocuzione diretta tra il Governo e il Comune di Genova, un compito per il quale ho chiesto l'aiuto di Pietro Piciocchi". Così il sindaco Marco Bucci ha spiegato la decisione dell'assegnazione della delega all'assessore e quindi del passaggio del ruolo di vicesindaco al collega alla Sanità Nicolò. "Vista l'importanza e la delicatezza della delega assegnata, di comune accordo con Pietro, abbiamo deciso di sgravarlo dalle deleghe di vicesindaco che passeranno all'assessore Massimo Nicolò, per altro soddisfacendo una richiesta specifica da una delle importanti componenti della nostra maggioranza", ha aggiunto Bucci che conclude: "Ringrazio Pietro per la disponibilità e il lavoro svolto nel ruolo di vicesindaco e a lui, come a Massimo, faccio i miei migliori auguri di un buon lavoro per le nuove sfide con le quali si misureranno a servizio della città". Nei corridoi di Tursi si sta però sottolineando come il passaggio dell'incarico di vicesindaco a Nicolò fosse da tempo caldeggiato da Fratelli D'Italia, che con le dimissioni di Stefano Balleari - candidato e poi eletto in Regione - avevano perso quella posizione dal grande rilievo istituzionale.
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