Sono stati tutti condannati a un
anno e mezzo ciascuno alcuni degli imputati per la vicenda della
discarica 'camuffata' da riqualificazione ambientale a
Castiglione Chiavarese, all'interno di un Sito di interesse
comunitario.
Tra i condannati, per falso e abuso d'ufficio, anche l'allora
sindaco Giovanni Collorado e l'avvocato amministrativista e
professore universitario Daniele Granara, oltre al componente
delle commissioni comunali edilizie e del paesaggio Gianni
Peruggi e l'allora responsabile dell'Utc Giacomo Bregante, il
progettista Gabriella Innocenti e l'impresario Paolo Neve.
Assolto l'allora direttore dei lavori, Cristiano Riccamboni.
L'indagine, coordinata dal nucleo investigativo dei
carabinieri forestali, riguardava il tentativo di realizzazione
di una discarica di materiali da scavo, facendola passare per
un'opera di riqualificazione ambientale che avrebbe permesso di
smaltire, in una valle di località Gavornie, circa mezzo milione
di metri cubi di rifiuti.
La Commissione edilizia comunale, secondo l'accusa, per fare
proseguire l'iter amministrativo, aveva verbalizzato la falsa
esistenza della valutazione di incidenza ambientale,
obbligatoria per avviare una pratica edilizia all'interno di un
Sic. I militari avevano però bloccato l'opera che non è stata
più realizzata.
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