"Il rigore su Dzeko? Chi dice che non
è rigore è di parte contraria. Dzeko subisce una forte botta sul
piede che gli allarga la gamba di 20 centimetri e poi non è più
coordinato per continuare. Il rigore è netto. Lui mi ha detto
che ha preso la botta sul piede, quando prende il colpo perde la
coordinazione e non può continuare. Un carezza è un contatto,
qui lui riceve un calcio vero e proprio".
Intervistato da Mediaset Premium, il tecnico della Roma
'risponde' al presidente della Samp Massimo Ferrero che aveva
definito "un grande attore" il centravanti bosniaco commentando
l'azione che aveva indotto l'arbitro Giacomelli a concedere il
rigore alla Roma poi trasformato da Totti.
"Il giocatore non è un simulatore - sottolinea Spalletti -,
anzi si è parlato per un anno di Dzeko che non cadeva mai e
stava sempre in piedi per voler tirare e continuare l'azione.
Gli si è dato anche del pollo perché rimaneva sempre in
piedi...".
Poi su Totti: "E' ancora decisivo? Quando entra in campo lui
c'è una chimica diversa: in squadra voglio 4-5 Totti, se no la
Roma non vincerà mai niente - dice Spalletti -. Ha fatto delle
giocate incredibili e per me se continua ad allenarsi così può
giocare. In questo inizio di stagione l'ho inserito poco perché
in alcune partite eravamo in inferiorità numerica, con l'Udinese
effettivamente avrei potuto inserirlo prima ma per il resto le
mie intenzioni sono chiarissime. Ci mancano dei leader con lo
spessore di Totti per giocare tutta la gara alla grande".
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