Questa mattina in Comune, la
conferenza stampa di presentazione dell'evento. Si tratta di una
processione che risale all'anno 1320 quando una serie di strani
fenomeni atmosferici si abbatterono su la città, i viterbesi
allora si recarono nella chiesa della Trinità e per farli
cessare invocarono la protezione della "Madonna in trono con
Bambino" custodita nella chiesa. I fenomeni miracolosamente
cessarono, e da quel momento l'immagine sacra, fu acclamata a
furor di popolo come protettrice della città, con il nome di
Maria Santissima Liberatrice. Nel 1523, la cittadinanza torno ad
invocare l'aiuto della "liberatrice" per far cessare una serie
di scontri sanguinosi che portavano causavano molte vittime tra
i membri delle famiglie nobili di Viterbo. Ancora una volta, le
loro preghiere furono ascoltate e gli scontri finirono. Da
allora ogni anno con una solenne processione con cui viene
portata in trionfo l'immagine sacra, i viterbesi invocano per la
città la protezione di Maria Santissima Liberatrice
"Un evento che non è soltanto religioso ma anche civico a tutti
gli effetti - ha spiegato Frontini durante la conferenza stampa
- Una festa a cui i cittadini viterbesi da secoli sono
particolarmente legati. Credo che in Italia non ci siano tanti
eventi religiosi che prevedono il traporto di "macchine" - ha
concluso - noi siamo una comunità di portatori e trasportatori,
che, con orgoglio mettono al servizio della fede anche la
propria forza fisica."
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