Le aree all'ex carcere borbonico di
Santo Stefano a Ventotene messe finalmente in sicurezza, molte
di queste non percorribili da più di 50 anni perché già crollate
o a rischio crollo dopo la chiusura e l'abbandono del carcere
nel 1965, sono state oggi al centro di una visita per i media,
organizzata dal Commissario straordinario di governo Giovanni
Macioce.
La visita si è svolta con l'assistenza tecnica di Invitalia,
soggetto attuatore dell'intervento, e grazie anche
all'assistenza della Guardia Costiera di Ponza e della Guardia
di Finanza di Ventotene. Letterio Sonnessa, direttore dei
lavori, ha illustrato le delicate operazioni di messa in
sicurezza e parziale restauro in corso nel Panopticon, insieme
alla guida Salvatore Schiano che ha integrato con una evocativa
narrazione storica, percorrendo insieme alla delegazione media
intervenuta tutte le aree interne all'ex carcere per poi
spostarsi all'esterno e raggiungere il cimitero, che insieme ai
vialetti di accesso è una delle aree la cui messa in sicurezza è
definitivamente completata.
"L'apertura dell'ex carcere con l'accesso alle aree finora
chiuse rientra in un processo da me fortemente voluto di
trasparenza sullo stato dei lavori in corso e condivisione del
grande lavoro di squadra che si sta portando avanti in
condizioni ambientali veramente difficili quali quelle che
caratterizzano l'isola di Santo Stefano - ha detto il
Commissario Macioce che ha poi continuato - Domani effettueremo
una seconda visita all'ex carcere borbonico insieme alla
Comunità di Ventotene, da me incontrata già lo scorso 7 marzo a
Roma: sono più di cento le richieste di partecipazione: oltre ai
cittadini c'è l'adesione di tre delegazioni universitarie
insieme a diverse associazioni culturali e gruppi di lavoro che
operano sull'isola".
Mentre si definiscono gli ultimi dettagli della Giornata
della conoscenza di domani, Macioce è già al lavoro per
l'organizzazione di una giornata di lavoro con i partner
scientifici del Progetto, tra cui le università del Lazio
sottoscrittrici di accordi che portano già ogni anno a Ventotene
e Santo Stefano più di 400 studiosi e ricercatori italiani e
europei per 'spring school', convegni e viaggi studio.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA