É una bomba della Seconda guerra
mondiale l'ordigno ritrovato ieri in un cantiere in una zona
residenziale di Viterbo, probabilmente risalente all'incursione
aerea inglese del 1944 sugli snodi ferroviari del capoluogo
della Tuscia. Il grosso tubo di metallo, inizialmente scambiato
dagli operai che l'hanno trovato per un vecchio scaldabagno,
pesa quasi due tonnellate, di cui una tonnellata e 300 chili di
solo tritolo, è stato ritrovato in via Alcide De Gasperi,
duranti gli scavi per l'edificazione di una nuova palazzina.
Questa mattina il Prefetto Gennaro Capo ha convocato una
riunione operativa per stabilire le norme di sicurezza
necessarie per le operazioni di rimozione dell'ordigno che,
intanto dopo essere stato messo in sicurezza dagli specialisti
del genio artificieri, viene piantonato dalle forze dell'ordine
24 ore su 24.
Sono già state prese misure per il cantiere e quelle che
limitano la circolazione nelle strade immediatamente
prospicienti, "mentre le procedure, quelle più delicate, di
maggiore impatto, che riguarderanno l'evacuazione delle persone
che abitano in una determinata zona della città, avverranno
soltanto in prossimità della giornata in cui si realizzerà la
bonifica", ha spiegato al termine della riunione il prefetto in
una conferenza stampa cui ha partecipato anche la sindaca Chiara
Frontini.
"Mi preme comunicare alla cittadinanza la massima
tranquillità. Ogni momento, ogni passaggio, è sotto controllo.
Vorrei dire ai cittadini - prosegue il prefetto - che non è
necessario in questo momento modificare le proprie abitudini e
la propria tranquillità. Sarà compito nostro raccogliere tutte
le informazioni necessarie per mappare le persone più fragili,
verrà distribuito un questionario e verrà istituito un numero
verde. Anche i visitatori che hanno previsto di venire a
visitare Viterbo possono stare tranquilli, non c'è nessun
pericolo e li accogliamo a braccia aperte".
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