Un bilancio complessivo positivo con
riferimento alla funzionalità della struttura e alla risposta
alle istanze di giustizia ricevute; e tutto ciò grazie
all'apporto costante di chi, a vario titolo, è impegnato nella
risoluzione dei delicati problemi che pone quotidianamente
un'istituzione quale il Tar del Lazio. È il passaggio iniziale
della relazione del Presidente, Antonio Savo Amodio, in
occasione della Cerimonia d'Inaugurazione dell'Anno giudiziario
2023. L'obiettivo primo è quello "di assicurare l'effettività
della tutela giurisdizionale, coniugando adeguatamente
tempestività e qualità delle decisioni da assumere"; mentre in
secondo luogo "è indispensabile che le decisioni che si assumono
risultino esaustive", ovvero che "da un lato, assicurino il bene
della vita che tende a ottenere il ricorrente, e, dall'altro,
siano in grado di orientare la successiva attività
amministrativa". Tratto, questo, che contraddistingue la
'specialità' del giudice amministrativo. I principi esposti
"acquistano un'importanza ancora maggiore se riferiti al Tar del
Lazio - ha aggiunto Savo Amodio - in quanto sede giudiziaria con
cognizione sugli atti amministrativi più rilevanti, nonché su
quelli con efficacia sull'intero territorio nazionale, il che
comporta un'incidenza particolarmente significativa delle
decisioni che si vanno ad assumere sul regolamento degli
interessi azionati, sia di natura pubblica che privata, alle
quali spesso si accompagna una vasta eco di stampa".
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