Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri
e l'assessore allo Sport Alessandro Onorato hanno presentano la
targa dedicata alla memoria di Umberto Lenzini, ex presidente
della Lazio, al quale è stato intitolato il parco di via Vezio
Crisafulli, a Val Cannuta, nel Municipio XIII. Alla cerimonia
erano presenti anche il minisindaco Sabrina Giuseppetti, la
figlia di Lenzini, Elide, e il nipote Lorenzo ma anche Giancarlo
Oddi, Franco Nanni e Sergio Petrelli, ex calciatori che in
biancoceleste vinsero nel 1974 lo scudetto, e il giocatore
Patric, a rappresentare la squadra di oggi. "Siamo qui insieme -
ha detto Onorato - ed è la più alta forma di vicinanza della
comunità. Guido De Angeli, che ci ha rappresentato l'idea, ci ha
aiutato a sanare una ferita. Era assurdo che un presidente
'mitologico' come Lenzini non avesse una targa. Lo faremo anche
con altre figure inspiegabilmente dimenticate. Uno può essere
della squadra che vuole ma chi ama il calcio non può ammirare
quella storia eroica di uno scudetto insperato quando c'era lo
strapotere del nord. Al di la del tifo dobbiamo ricordare queste
figure. Presto saremo al laghetto di Tor di Quinto per ricordare
il capitano Pino Wilson". "Finalmente - ha aggiunto Giuseppetti
- daremo un nome a questo parco, che oggi tutti chiamano 'la
Collinetta'. Lenzini viveva in questo territorio, una figura di
un calcio di altri tempi. Questo parco rappresenta la comunità
di Val Cannuta, dove c'è integrazione tra cittadini, la scuola e
l'amministrazione. È un parco vissuto, un luogo che gli studenti
hanno adottato"."La figura di Lenzini mi suscita la parola
'generosità', organizzava dei pullman per i tifosi, li caricava
e gli pagava il pranzo. Amava stare coi laziali" l'ha ricordato
il team manager Maurizio Manzini, mentre Oddi ne ha parlato come
"un padre, una persona buona che non c'entra niente col calcio
di oggi".
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